PROROGA DELLA TRASMISSIONE DELLE CERTIFICAZIONI UNICHE RELATIVE AI DIPENDENTI
Per far fronte all'emergenza derivata dal Coronavirus, il Governo sta varando in questi giorni una serie di provvedimenti, l'ultimo dei quali ha pesantemente influenzato le scadenze previste per la trasmissione all'Agenzia delle Entrate delle Certificazioni Uniche 2020 per l'anno 2019 relative ai lavoratori dipendenti.
La scadenza originariamente prevista per il 7 marzo 2020 (già traslata al 9 marzo in quanto il 7 marzo cade di sabato) è stata posticipata al prossimo 31 marzo 2020. La stessa proroga interessa anche le CU che sono rilevanti per la redazione del 730 precompilato. Le Certificazioni Uniche che non interessano il 730 precompilato (ad esempio, quelle dei lavoratori autonomi), invece, rimangono ferme alla scadenza prevista del 31 ottobre 2020 (che poi slitta al 2 novembre in quanto il 31 ottobre cade di sabato).
La proroga è estesa a tutto il territorio nazionale, non solamente alle zone in cui si è diffuso il contagio del Coronavirus.
A seguito di tale proroga, il 730 precompilato verrà messo a disposizione dei contribuenti a partire dal prossimo 5 maggio 2020 (seppur in sola lettura).
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
NUOVA PROROGA DELLA SCADENZA DEI VERSAMENTI AL 30 SETTEMBRE 2019 - la proroga è contenuta in un emendamento del Decreto Crescita.
Il Governo ha deciso di accogliere le ulteriori richieste di proroga del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e ha inserito un emendamento nel Decreto Crescita che sancisce l'ulteriore proroga dei versamenti delle imposte al 30 settembre 2019 per tutti i soggetti che, dal 2019, si vedranno applicare i nuovi ISA.
Al contrario dell'ormai superato DCPM firmato dal Ministro Tria, però, si restringe la platea dei soggetti interessati da tale proroga. Infatti, la proroga interesserà solamente:
- titolari di reddito d'impresa o di lavoro autonomo per i quali è prevista l'applicazione degli ISA;
- soci di società di persone;
- soci di Srl che adottano il regime di trasparenza;
- collaboratori di imprese familiari.
Rimangono, quindi, esclusi da questo provvedimento i soggetti minimi e forfettari, ai quali non si applicano gli ISA e che, di conseguenza, dovranno necessariamente versare le imposte entro il prossimo 1 luglio 2019, al pari di tutti i soggetti privati non titolari di partita IVA e di tutti quei soggetti ai quali, non rientrando nei limiti di applicazione degli ISA (ad esempio perché dichiarano ricavi o compensi superiori ai limiti stabiliti), non saranno soggetti alla loro applicazione.
Non è ancora chiaro quale sarà il nuovo calendario delle scadenze alla luce di questa nuova proroga. Si attende l'ufficialità del Decreto Crescita per scoprirlo, sperando che quest'ultima arrivi in tempo utile per consentire ai cittadini di pagare le imposte alle scadenze giuste.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
PROROGA DELLA SCADENZA DEI VERSAMENTI AL 22 LUGLIO 2019 - definito il DPCM che sancisce la proroga dei versamenti per i soggetti ISA.
Manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma il Ministro dell'Economia Tria ha già firmato il DPCM che, a fronte del ritardo del rilascio del software ISA da parte dell'Agenzia delle Entrate, sancisce la proroga dei versamenti al 22 luglio 2019 in luogo del 1 luglio 2019.
La proroga prevista non vale per tutta la platea interessata ai versamenti delle tasse ma interessa solamente i seguenti soggetti:
- titolari di reddito d'impresa o di lavoro autonomo per i quali è prevista l'applicazione degli ISA;
- soggetti minimi e forfettari;
- soci di società di persone;
- soci di Srl che adottano il regime di trasparenza;
- collaboratori di imprese familiari.
A seguito di tale provvedimento, i soggetti sopra elencati potranno versare le tasse a loro carico beneficiando di una proroga al 22 luglio 2019; l'eventuale versamento con maggiorazione dello 0,40% sarà traslato al 21 agosto 2019.